Mamme freelance: lavorare in maniera flessibile

Mamme freelance: lavorare in maniera flessibile

lavorare-freelance-flessibile di Francesca Amé

Nei post precedenti abbiamo parlato di disciplina e di creatività, doti necessarie alla mamma freelance che debba destreggiarsi tra lavoro (senza i “paracadute” di quello da dipendente) e famiglia. Purtroppo non tutto si può programmare, e allora bisogna imparare anche a gestire le emergenze.

Da mamma freelance avevate programmato il pomeriggio off (dal lavoro) per stare un po’ con vostro figlio, ma vi ha chiamato quel cliente importantissimo cui non potete rinunciare? Dovete seguire un corso di aggiornamento (o una riunione scolastica o una visita specialistica) proprio alle 6 di sera, quando il nido e l’asilo sono chiusi e la vostra dolce metà ben lontana da palesarsi all’uscio? Avete finito la lista di baby-sitter del vicinato e non sapete a chi rivolgervi? Andate su Facebook, e fategli fare davvero qualcosa di socialmente utile. Da poco tempo è infatti attiva una nuova applicazione che si chiama Jobslot (http://apps.facebook.com/jobslot), ed è stata ideata da Davide Andreoni, Sabrina Serino e Letizia Giottoli (tutti freelance a corto di tempo, ça va sans dire….).

ame-lavoro-flessibile Il funzionamento è semplice: usando il proprio account su Facebook si può creare un “job”, offrendo la propria disponibilità ad un servizio (ad esempio baby-sitting serale) in un momento e luogo preciso oppure si può riempire uno “slot” rispondendo a un annuncio già in bacheca attraverso la funzione di ricerca (e qualcosa mi dice che voi mamme free-lance userete soprattutto gli “slot”…). Di persona e privatamente, ci si accorda poi sulla tariffa. “I vantaggi rispetto alle normali inserzioni sono due: gli annunci sono selezionati e suddivisi in categorie, inoltre per ogni servizio sono forniti i potenziali candidati con le credenziali e i giudizi di chi ha già usufruito del loro operato. Facebook permette di visualizzare i servizi utilizzati dai propri amici, offrendo così una garanzia in più sulla qualità dell’offerta”, commenta Davide Andreoni. Le mamme, freelance e non, sembrano averne intuito la potenzialità: tra le richieste più diffuse nei primi giorni di attivazione del servizio, on line da circa un mesetto, spicca infatti il baby-sitting a ore.

Facebooktwitterlinkedininstagramflickrfoursquaremail

Nessun commento ancora

Lascia un commento