Peripezie di una mamma
di Daniela Fujani
UN “MAGICO” GELATO GUSTO NUTELLA
Cara Mara,
come stai? Spero che tu ti stia divertendo più di me … qui le giornate sono di una noia mortale, vedo sempre gli amici dei miei genitori e qualche parente … Pensa che ieri mi hanno anche portato a sentire un pallosissimo concerto di musica jazz … che rottura, mi stavo addormentando.
Vabbè, sperando che le tue vacanze siano più belle delle mie ti mando un grande bacione. TVB.
La mamma millepiedimillebraccia intercetta “per caso” la lettera della figliola … “Scusa, inavvertitamente ho letto la lettera che hai scritto a Mara ... non mi sembrava che fosse tutto così noioso” – “E’ una noia mamma, non facciamo MAI NIENTE di bello, in spiaggia passo tutto il tempo da sola e la sera non c’è altro da fare che passeggiare con i vostri amici ... NIENTE, NIENTE, NIENTE di DIVERTENTE …”.
La mamma millepiedimillebraccia, presa da sconforto, prende una decisione risolutiva: BISOGNA assolutamente assecondare i desideri dei pargoli! E con un sorriso esagerato verso i figli: “Ok, basta, stasera si fa quello che volete voi; cosa vi piacerebbe fare?”
Loro si girano verso di lei con uno sguardo senza espressione: NIENTE, neanche lo straccio di un’idea.
Dopo un po’ il settenne esordisce dicendo: “Io rimango tutta sera a casa a giocare al DS e a vedere un film“ ... Ok, accontentato.
“E TU?”. La pre-adolescente è incerta, ambivalente, confusa dalla richiesta … lei sa solo cosa NON LE PIACE FARE, ma non sa affatto cosa POTREBBE PIACERLE; e così farfuglia, si incupisce …
La mamma millepiedimillebraccia prende in mano la situazione: “Usciamo a vedere le bancarelle!”
La figliola le restituisce uno sguardo un po’ commiserante pensando che la sua mamma è antica e anche un po’ noiosa.
Ma si esce …
Bancarelle smorte, silenzi incontenibili, rabbiette ambivalenti, propositi vendicativi (se ora non mi fa un sorriso giuro che hmmmmmmmm ...).
Nel tragitto per caso si imbattono in una coppia di amici; inizia la conversazione e la mamma millepiedimillebraccia scorge la figlia accasciata sulla panchina con lo sguardo rassegnato - “ecco qui: di nuovo devo sorbirmi i discorsi dei grandi … ke palllle”; al termine della chiacchierata scatta l’idea: “Prendiamo un gelato!”. L’amico suggerisce una particolare gelateria del paese dove pare ci sia un gelato molto buono al gusto Nutella.
Improvvisamente sul volto della figliola torna un mezzo sorriso, la mamma millepiedimillebraccia riprende fiducia … certo, quella gelateria è un po’ lontana, ma la figlia dice che può farcela ... è motivata …
Si cammina insieme, lei sempre incupita, ma con uno sguardo diverso, più addolcito, più simile a quello della “bambina” di sempre, ancora non assalita dai tumulti ormonali.
Arrivati in gelateria la mamma millepiedimillebraccia ordina il gelato gusto Nutella e … MAGIA, la figliola abbandona la corazza e si tuffa nel gelato, che, per qualche recondito motivo, sprigiona un potere magico e catartico.
Ecco la mia bambina di sempre, ecco il suo bel sorriso!
La figliola guarda la mamma millepiedimillebraccia e dice: “mamma è il gelato più buono che ho mangiato nella mia vita!” e le si avvicina goffamente in cerca di una carezza e di un (timido) abbraccio.
Stabilità psico-affettivo-ormonale raggiunta: Viva Viva il gelato alla Nutella!