I Bambini piccoli e la televisione

I Bambini piccoli e la televisione

di Paola Fumagalli

Se un bel giorno vi trovaste davanti ad una persona sconosciuta e se questa iniziasse a parlarvi in una lingua straniera, chiedendovi magari delle informazioni prima in modo lento poi con un ritmo più incalzante e con un tono mai costante, ma sempre in continuo cambiamento; voi come reagireste?....
Sicuramente la vostra prima reazione davanti a questa persona sarebbe di curiosità ma dopo……. Muterebbe radicalmente.
Il non capire quello che l’altro dice mette grandissima ansia, inquietudine, paura, rabbia; questi sentimenti provocano un malessere della persona che al termine di quest’esperienza dovrà trovare sicuramente una valvola di sfogo per poter far emergere tutto quello che ha provato, magari sarà più nervoso con gli altri, non riuscirà a prendere sonno serenamente ecc ecc…

Figuratevi un bambino davanti ad una scatola che parla in continuazione che gli fornisce tantissime informazioni non solo verbali, ma anche di tipo sonoro, visivo, una quantità vastissima di stimoli da gestire.
Le sue reazioni saranno come quelle dell’adulto ma molto più amplificate. Questo tipo d’esperienza rende il bambino molto più nervoso: potrà avere difficoltà nell’addormentamento, oppure risvegli notturni dati da sogni agitati, potrà avere alcune difficoltà nel concentrarsi nel gioco e in vostra presenza attuerà vari comportamenti d’opposizione a quello che gli dite solo per attirare la vostra attenzione.
Tutto questo non vuol dire che far vedere la televisione al bambino sia totalmente deleterio, ma significa che l’adulto deve fare un’attenta selezione di quello che vuole fargli vedere, capire se il messaggio che il programma vuole dare al bambino può essere comprensibile per lui e soprattutto stare con lui almeno le prime volte per potergli filtrare, magari spiegare le diverse informazioni che può avere dalla televisione .
Una volta appurato che la tipologia del programma è adatta al vostro bambino potrete lasciarlo davanti alla televisione , mentre state cucinando o sbrigando altre faccende in casa, ma per non più di dieci minuti al giorno.

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