Arriva l’inverno, arriva l’inquinamento dell’aria … anche dentro casa!

Arriva l’inverno, arriva l’inquinamento dell’aria … anche dentro casa!

Con l'arrivo dell'inverno, l'abbassamento delle temperature e l'accensione del riscaldamento domestico, si ripropone il problema dell'inquinamento dell'aria per noi e per i nostri bambini. Cosa possiamo fare per proteggerci da questo male silenzioso che uccide  50.000 persone in Italia ogni anno?

Tutti sanno che l'aria nelle grandi città è inquinata, sopratutto per il traffico cittadino e il riscaldamento domestico nel periodo invernale. Ma quanti conoscono realmente la portata di questo fenomeno?

L’inquinamento dell'aria è diventato il più grande rischio per la salute ambientale del mondo, legato a circa 7 milioni di morti nel 2014 secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

Subito, leggendo questo dato, penserete alla Cina o alle grandi metropoli Indiane immerse nello smog. Ma non è così, purtroppo.

In Italia il record europeo di morti per inquinamento 
Un rapporto dell’Agenzia Ue dell’ambiente: in un anno oltre 80 mila vittime (La Stampa)

Caspita, direte voi, ma come è possibile? Il fatto è che l'inquinamento dell'aria noi non lo vediamo.

Se riuscissimo a vedere la quantità di materiale inquinante che ogni giorno si deposita nei nostri polmoni forse cambierebbe la nostra percezione. Ecco un'immagine esemplificativa

Inquinamento-visibile

Spesso pensiamo che l’inquinamento dell’aria colpisca l’apparato respiratorio. In realtà queste sostanze tossiche entrano all’interno del nostro corpo e sono responsabili di patologie acute e corniche a livello di tutti gli apparati.

La scheda informativa dell'OMS rivela che esiste un legame più forte tra l'esposizione all'inquinamento atmosferico e le malattie cardiovascolari, come ictus e cardiopatia ischemica, nonché tra inquinamento atmosferico e cancro. [2]

Lo studio multicentrico europeo sull’effetto dell'inquinamento dell'aria (ESCAPE) uno dei più grandi studi avviati per valutare l'impatto dell'inquinamento atmosferico sulla salute della popolazione, che ha coinvolto 367.251 soggetti, ha generato dati significativi negli ultimi 6 anni.

I risultati dello studio, pubblicati in oltre 25 pubblicazioni, offrono una panoramica della correlazione tra inquinamento atmosferico e aumenti degli eventi cerebrovascolari [ 4 ] e coronarici [ 5 ] oltre a un aumento delle malattie respiratorie. [ 6 , 7, 8,  12 ]

Tra i soggetti più sensibili all’inquinamento indoor vi sono i bambini, in età pre scolare. Nei primi anni di vita i bambini sono inevitabilmente sottoposti all’esposizione degli agenti inquinanti presenti nell’atmosfera.

La costante esposizione alle polveri sottili inevitabilmente produce in loro un quadro infiammatorio cronico delle vie respiratorie con tutto un corteo di sintomi ben noti alle mamme e ai pediatri. Rinite, sinusite, laringite, bronchite e polmoniti recidivanti sono patologie comuni ai bambini presenti nei centri residenziali.

In un secondo momento sindromi influenzali, asma, allergie e leucemie sono la conseguenza documentata dell'inquinamento dell'aria.

Cosa fare quindi? Una bella domanda.

L'errore più grande che si può fare è pensare che chiudersi in casa sia un modo per proteggerci. E' esattamente il contrario. All'interno delle nostre abitazioni l'inquinamento dell'aria è dalle 3 alle 5 volte maggiore che all'esterno. 

Le recenti statistiche sull'impatto degli inquinanti all’interno delle abitazioni domestiche household indoor pollutants (HAP) sono allarmanti. Globalmente si parla di un inquinamento da 3 a 5 volte maggiore all’intero delle abitazioni rispetto all’esterno. A volte le sostanze inquinanti possono raggiungere livelli sino a 100 volte maggiori rispetto all’esterno. Sono state individuati più di 300 sostanze tossiche nell’aria che respiriamo nelle nostre case. [ 5 ]

Cosa possiamo fare quindi per proteggerci dall'inquinamento dell'aria all'interno dell nostre abitazioni? Esistono diversi sistemi, dai filtri aria da tenere all'interno delle nostre abitazioni, come pure l'utilizzo di particolari piante, la rimozione chimica o con sostanze catalizzanti (nei muri).

Per ora mi limiterei ad insistere nel tenere i bambini il più possibile fuori casa e ad utilizzare dei sistemi di filtrazione dell'aria nelle ore notturne.

Approfondiremo questi argomenti in un prossimo post.

Dott. Francesco Luzzana

Specialista in Chirurgia Toracica

Coordinatore dei Corsi di Primo Soccorso pediatrico

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