Dopo aver trascorso dei mesi nella ricerca di un lavoro, avete finalmente trovato la posizione perfetta che vi permetterà di migliorare la qualità di vita e di avanzare nella vostra carriera lavorativa.
Prima però di sedersi davanti al vostro futuro datore di lavoro o all’intervistatore nelle selezioni, ecco gli errori molto comuni che noi donne facciamo durante il colloquio di lavoro. Ecco un paio di consigli che vi possono aiutare ad evitare gli errori e a presentarvi al meglio delle vostre possibilità.
Mamma e lavoro - Siamo diventate anche capo famiglia?
La società cambia e le mamme si adattano. Sarà la crisi, ma sempre più spesso le mamme oltre che occuparsi di famiglia e di figli, primeggiano in ambito lavorativo diventando la prima fonte di reddito in famiglia.
Questo fenomeno è sempre più evidente sopratutto nei paesi del Nord Europa e oltreoceano.
Secondo un rapporto del 2013 dal centro di ricerca Pew, nel 30 per cento delle famiglie americane con bambini , le donne sono oggi le capofamiglia e il loro lavoro è la prima fonte di reddito.
Per questo motivo è nato il termine “Breadwinning” che sta ad indicare chi porta il cibo in famiglia. Le mamme Breadwinning sono ormai una realtà.
Il Working Mother Research Institute (WMRI ), con il sostegno dello sponsor PwC , ha intervistato 2.000 mamme e papà in carriera, per valutare l'impatto che i loro guadagni hanno sulle famiglie e sul rapporto con il partner. Si è così scoperto che i punti di vista tra mamme e papà lavoratori sono spesso molto diversi, soprattutto a seconda del ruolo che essi svolgono nella loro finanze familiari.
“Sapevate che i datori di lavoro potrebbero risparmiare (e quindi guadagnare) migliaia di Euro, facendo portare ai genitori i bambini al lavoro? “
Il nuovo modo di fare business in un'economia in difficoltà è quello di rendere i meccanismi aziendali il più efficienti possibile.
Tra le varie possibilità c'è una soluzione semplice che, a fronte di un investimento iniziale ridotto per l’azienda, (si parla del 25% di una sola mensilità! ) può incentivare i dipendenti e permettere alla fine di migliorare il business dell’azienda stessa.
E’ stato calcolato che si potrebbe arrivare ad un risparmio di diverse migliaia di euro l'anno, sia per il datore di lavoro e per lo stesso lavoratore, evitandogli di lavorare da casa e gestendo diversamente l’accudimento dei bambini in età pre scolare.
Una soluzione magica? No, semplicemente consentendo ai genitori di portare i bambini al lavoro.
In Italia il costo per tenere il bambino (a tempo pieno) in un asilo varia da 5000 ai 1000 Euro/anno
Quindi i genitori che lavorano spendono sino al 70% del loro stipendio per coprire questi costi. Ma perchè una mamma è disposta a fare ciò (lavorando praticamente a gratis?) La risposta è molto semplice, una donna che si è costruita nel tempo una propria carriera professionale è poco propensa a mollare tutto con l’arrivo di un figlio (i) ed è quindi disposta a continuare a lavorare, con mille difficoltà, perdendo quasi tutto il compenso in denaro.
Una possibile soluzione potrebbe essere quindi quella di portare i bambini al lavoro
Se il Piano A non va a buon fine, e il Piano B non porta da nessuna parte, bisogna cercare un Piano C
Dalla nascita di Mamma & Lavoro abbiamo sempre raccontato delle difficoltà che le donne professioniste , diventate ad un certo punto mamme, incontrano nel momento in cui vogliono rientrare e ricollocarsi nel mondo del lavoro (tempo a disposizione, lavorare da casa, figli, famiglia)
In questi due anni abbiamo visto e analizzato le diverse problematiche che affliggono le donne dopo la maternità, abbiamo cercato (anche in Europa) le possibili soluzioni e al tempo stesso, abbiamo provato noi stesse a fornire un piccolo aiuto a tutte quelle mamme che, pur non volendo rinunciare alla loro maternità, sentono forte il richiamo della propria professionalità ed esperienza mai perduta.
Alcuni momenti dell'inaugurazione di Piano C l'11/12/12
Oggi, un primo passo: si inaugura a Milano “ Piano C “ in via Simone d' Orsenigo 18 ( zona viale Umbria )
Uno spazio - appunto - per le donne (mamme e non) e per uomini con figli al seguito, dedicato al lavoro ma anche di grande aiuto per le mamme, sempre alle prese con il tempo contato da dividere tra lavoro , famiglia , figli ( e loro stesse )
L’idea di Piano C è venuta a Riccarda Zezza, mamma manager di due bambini, che ha lavorato per anni in multinazionali come Pirelli, Microsoft e Nokia. Strada facendo ha maturato il desiderio di trovare una soluzione più “giusta” per se stessa e per le donne e mamme che vogliono continuare il loro percorso professionale, avendo la possibilità di conciliare meglio il tutto senza per questo dover lavorare da casa
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