Babbo Natle, mamma e figlia

Babbo Natle, mamma e figlia

natale-figlia Quel lieve suo candor …

Preparativi natalizi: tirare giù dalla soffitta n. 4 scatoloni di addobbi di natale, trascinarli per lo stretto e angusto corridoio della soffitta stessa, stiparli nell’ascensore, starnutire per la povere accumulata nei 12 mesi di giacenza, disincastrarli dall’ascensore, portarli a casa e … aprirli e accorgersi che su 100 cianfrusaglie solo 10/ 15 sono pezzi ancora validi al loro scopo. Lucette fulminate, rimasugli di lavoretti ormai in pessimo stato, ma che si conservano con la sola finalità affettiva e nostalgica.
Oh ecco quel Babbo Natale con il carillon! Ragazzi questo lo suonavate tutto il giorno…Cosa?! buttiamolo che è vecchio? Ehi voi due! Io questo Babbo Natale non lo butto perché mi ricorda la vostra infanzia, ok?

natale-mamma-figlia

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Uh guarda questa pecorella di soffice ovatta da appendere all’albero … Ma si capisce ancora che è un pecorella? No, mi sembra un ammasso informe di cotone per di più anche un po’ ingiallito. Ma è il lavoretto della mia dolce figliola del primo anno di materna, come faccio a buttarlo?
Toooo guarda qui: una renna che va sul dondolo … uhm guarda ti piaceva tanto! Mamy ma fa skifo, scusa, ma ti pare? Dai buttala!
La mamma millepiedimillebraccia è circondata da scatole piene di oggetti inutili, ma dei quali non riesce proprio a disfarsene.
Ad un certo punto sente la figliola al telefono con l’amica : “Sara beata te che tua madre è fissata con l’high tech e il design! Almeno non hai in giro per la casa queste cose terribili che sta tirando fuori dagli scatoloni mia madre: angioletti, carillon, pupazzetti…e i nostri lavoretti! dai orrendi!”

Nelle varie scatole la mamma millepiedimillebraccia estrae una letterina tutta spiegazzata “Milano 2005 Caro Babbo Natale se sarò brava e non farò arrabbiare mamma e papà mi porteresti un cagnolino vero? E siccome so che la mia mamma e il mio papà non vogliono, mi porteresti allora quel cagnolino finto che si muove e abbaia e va in giro per la stanza? Grazie sei un Babbo Natale stupendo e io ti voglio tanto bene!”…. La mamma millepiedimillebraccia avvicinandosi alla sua figliola le sventola sotto il naso la letterina. La figliola si interrompe, l’ha vista, l’ha riconosciuta. Tronca con una scusa la telefonata e si porta via con lei la letterina.
Dopo 10 minuti la figliola si avvicina alla “millepiedimillebraccia” che in quel momento stava tendendo tutti i suoi numerosi arti alla ricerca di decorazioni utilizzabili in tutto quel gran caos e marasma, e con gli occhi lucidi e le dice: “Mamy che bella! Ma l’avevo scritta io? Tutta da sola?”

natale-mamma-figli La mamma millepiedimillebraccia approfitta del break emotivo della figliola (ultimamente un po’ viperella) e l’abbraccia dicendole “sì l’hai scritta proprio tu … avevi appena imparato a scrivere”
Momento epico. Commozione alle stelle. Scatoloni e pensieri straripanti di ricordi.
Ehi Mamy! Ma poi il cane vero non me l’avete mai preso! Vedete come siete?!
Interruzione. Brusco ritorno alla realtà.

E così la figliola se ne va sbuffando, riprendendo la sua telefonata interrotta.
Ma sì! - pensa la mamma millepiedimillebraccia sorridendo!
Tutto sommato spazio in soffitta c’è ….. e teniamoci tutti questi scatoloni, perché buttarli?!

Buon Natale a tutti i contenitori di ricordi, a tutti le memorie della nostra infanzia, a tutte le magie, le risate, le commozioni, agli oggetti dimenticati, a quelli presenti e a quelli che resteranno per sempre nel nostro cuore!

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