La sedia blu

La sedia blu

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LA SEDIA BLU - Scritto ed illustrato da Claude Boujon

Editore Babalibri – Settembre 2011
Euro 11,50.-
Età di lettura: dai 3 anni

di Marina Petruzio

 

Un ambiente neutro, un colore neutro: il beige…un deserto
Solo una striscia di azzurro all’orizzonte ci da la profondità di questo spazio spoglio.
Tre i protagonisti di questa favola: Botolo, cane pignolo basso e marrone, Bruscolo il suo amico lungo,lungo e nero, e…una sedia blu!
Questo albo è come un buon gioco che nasce dall’ottima fantasia di un bambino: non serve altro.
Non servono altri personaggi, non servono colori, non servono altri oggetti, non una parola di più…un perfetto equilibrio.
E’ la magica rappresentazione di come un oggetto che appartiene alla quotidianità di tutti, il più difficile da progettare ma il più semplice da usare, nelle mani di un bambino possa diventare milioni di cose ed essere utilizzato per altrettanti scopi e spunti di gioco e mai per quello originale!
Intorno ai 4-5 anni i bambini passano dal giocare vicini, ma ognuno per proprio conto, ad una forma di gioco più “collaborativo” in cui si rendono conto che è più ricco giocare assieme e fondere due creatività simili ma differenti per creare qualcosa di più bello, di più grande.
Ecco allora che trovare per caso una sedia Blu in un deserto di sabbia Beige porta Botolo e Bruscolo ad un duello di creatività sul suo utilizzo.
Ecco come una sedia, solo di nome, diventando magica (il gioco e la fantasia in questo periodo della crescita di un individuo non sono scindibili) si trasforma in: un rifugio “Mi piacciono le sedie…ci si può nascondere sotto”; in qualcosa che voli o che scivoli, che galleggi “Allora attenzione agli squali che ci circondano!”, ad un banco di un negozio”…Non c’è niente di meglio per giocare al mercato”
Al circo, per fare i giocolieri o gli acrobati “…Non c’è niente di meglio per impedire che una belva mangi il domatore…”
E tanto altro ancora se non fosse che sempre qualche indelicato subentra ed interrompe il magico filo della creatività dei bambini…ed infatti nell’ultima pagina sparisce l’incanto del paesaggio neutro e dei suoi protagonisti, svanisce per lasciare lo spazio della pagina bianco stampato in nero: le spallucce di Botolo e Bruscolo che se ne vanno possiamo solo immaginarle.

Nel quotidiano i camelidi che usano le sedie per sedersi sono sempre in agguato!

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