Allergie stagionali: ci risiamo, come possiamo difenderci?

Allergie stagionali: ci risiamo, come possiamo difenderci?

Arriva la primavera ed ecco comparire prime allergie stagionali. Come possiamo difenderci? Come possiamo proteggere i nostri bambini?

 

Le allergie stagionali sono causate dall’esposizione a sostanze volatili presenti solo in determinati periodi dell’anno. In primavera ad esempio è il polline la causa principale.
Possono causare prurito, raffreddore, occhi lacrimosi  e starnuti.
Nei casi più gravi compaiono asma e difficoltà respiratorie, a volte anche gravi.

Quali le soluzioni?

Evitare l'esposizione: la prima cosa da fare, per le persone con allergie note, è evitare l'esposizione a queste sostanze. Evitare quindi di soggiornare in ambienti carichi di allergeni (ad esempio i giardini nel momento di massima concentrazione di polline nell'aria).

Filtrare l'aria: consigliamo i filtri d'aria indoor, ne abbiamo parlato ampiamente in questa pagina   Mediante l'utilizzo di questi filtri possiamo fare si che l'aria respirata, all'interno delle nostre abitazioni,  sia priva di queste sostanze allergizzanti. Questo, determinerà un netto miglioramento delle condizioni fisiche delle persone allergiche.

Terapia: gli spray nasali a base di corticosteroidi, antistaminici e decongestionanti aiutano ad alleviare i sintomi nelle allergie stagionali. La cosa migliore è consultare il vostro medico di fiducia per trovare la terapia farmacologica migliore, caso per caso.

Prove allergiche: I prick test cutanei possono confermare la diagnosi e permettere l’identificazione dell’allergene. Per questi test, una goccia di ogni estratto viene applicata sulla superficie cutanea del soggetto e poi fatta penetrare con un ago. Quindi, si osserva l’eventuale reazione eritemato-pomfoide (una tumefazione pallida, leggermente in rilievo e circondata da una zona arrossata)
Se i risultati del test cutaneo non sono chiari si procede a un test allergene-specifico con dosaggio delle immunoglobuline (IgE). Per questo esame, viene prelevato ed analizzato un campione di sangue.

Vaccino o immunoterapia specifica (desensibilizzazione)
Qualora gli altri trattamenti si rivelino inefficaci, la vaccinoterapia desensibilizzante in alcuni casi può essere d’aiuto. Si utilizza in caso di allergie gravi con episodi di anafilassi o asma oppure quando i farmaci abitualmente usati per trattare la rinite o la congiuntivite allergica non riescono a controllare i sintomi.

Conclusioni

In conclusione, evitiamo di trovarci nelle zone ad alto contenuto di polline (parchi), utilizziamo quando siamo a casa i filtri d'aria e, quando nella fase più acuta, facciamo consigliare la terapia migliore dal nostro medico di fiducia.

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